COMMENTI STATICI – 7

 

…Verbrecher und Mönche, etwas anderes würde es nicht mehr geben.

 

…criminali o monaci, non ci sarà più nient’altro.

 

Gottfried Benn
Il Tolemaico

 

 
 
L’uomo riconosce il superiore nell’interiore e l’inferiore nell’esteriore. L’anima ovvero la psiche è superiore al corpo, senz’anima il corpo muore. Mentre l’aureo filone del pensiero occidentale sempre ripete attraverso i secoli che psychē pāsa athanatē, ogni anima è immortale. Superiore non vuol dire dispotico, al contrario: solo il superiore sa amare. È l’anima che ama il suo corpo. È l’Amor che muove il sole e le altre stelle.  
 
    Similmente l’uomo interiore è superiore all’uomo d’azione e l’uomo d’azione deve ascoltare l’uomo interiore. I due d’altronde possono vivere nella stessa persona, come l’erranza e l’equità, come la danza e il perno. Tale coscienza e non altro è l’oggetto misterioso delle cerche arturiane: prima il castello da espugnare e la dama da adorare, poi boschi in cui perdersi e disperare, e in fondo al bosco, in fondo alla mente, un eremita da ascoltare in ginocchio, ora riparti e affinati nel fuoco dell’esilio, erra, ecco una radura bianca di luce invernale, delle oche volano e un falco le caccia, cadono tre gocce di sangue sulla neve, ora ricordi, è il volto di lei, ora capisci, il nord è nell’occhio, il tuo occhio, non era altrove il tuo viaggio: gnōthi sautón, conosci te stesso.  
 
    Vi fu un tempo mitico in cui a questa interiore superiorità, e a questa soltanto, fu votata l’organizzazione dell’intera vita e individuale e sociale. Ogni individuo doveva, poteva aver chiara la gerarchia: la propria, interiore, nel riconoscere la scala delle sue facoltà; e quella sociale, esteriore, nel riconoscere i gradi dell’autorità e del potere, attraverso un codice che si voleva interprete della corrispondenza tra superiore e interiore.
 
    Questa corrispondenza è la pietra angolare del pensiero di una civiltà. Senza questa pietra, l’edificio della comunità crolla. Senza questo edificio, criminali e monaci non hanno dove comunicare.
 
Federico Pietrobelli